
Elezioni, dopo la batosta nel centrosinistra è iniziata la resa dei conti

“I bari” del Caravaggio e una citazione dal Vocabolario dell'uso toscano di Pietro Fanfani: “Modo dell’uso lucchese. Far vacca, o giocare a vacca, dicono i giocatori quando, uno di essi si comporta in modo da far vincere l’avversario; e ciò accade specialmente, se vi sono scommesse dei terzi che tengono o per l’uno o per l’altro”. Due post sulla sua bacheca personale pubblicati dal candidato Simone Petrangeli uscito perdente dallo scontro elettorale con Daniele Sinibaldi. “I bari” sono ancora lì, mentre il Fanfani è stato cancellato. E' chiaro che, leggendo i commenti di molti candidati del centrosinistra, in particolar modo del PD, il dito di Petrangeli è puntato contro il Partito democratico che avrebbe fatto il doppio gioco e non avrebbe portato l'apporto necessario per far vincere il candidato del centrosinistra. Uno dei primi a commentare il post, l'ex capogruppo del Pd, Alessandro Mezzetti: “Basta Simo'...basta. Se questo è il modo di giocare, portati via anche il pallone ma credo si stia diventando ridicoli. Le nostre tradizioni ci imporrebbero silenzio e riflessione sugli errori e non post a [email protected]@o. C'è un limite che è invalicabile”.
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Mezzetti tiene a sottolineare che “la narrazione che il PD abbia fatto perdere Simone Petrangeli è inaccettabile. Come Partito democratico da settembre a giugno abbiamo fatto tutto ciò che era in possesso delle nostre forze. Se qualcuno pensa che abbiamo voluto far perdere Petrangeli che si candida alle amministrative cinque anni fa e perde, si ricandida ancora e perde cercando di trascinare con sé tutti nella sconfitta, dico che sbaglia di grosso”.
Mezzetti, quale è il limite invalicabile in cui scrive nel post. “E' raccontare sempre la stessa cosa: E' qualcuno che si erge a vittima senza are i nomi dei carnefici ed affida ai social velate minacce e accuse”.
Non è quindi questo il modo giusto per accettare una sconfitta? “Penso che si dovrebbe rimanere in silenzio e riflettere su alcuni errori che vengono dalla personificazione di un personaggio politico e il centrosinistra non si può tenere unito se c'è qualcuno che pensa ci sia un nemico all'interno della coalizione. La città si divide tra “pidioti” e “petrangeliani” quando i primi avrebbero potuto benissimo decidere di non sostenerlo e scegliere una strada propria. Non sono mancati i voti del PD, ma una visione comune di fronte ad un centro destra coeso e la peggior cosa è pensare che chi ti ha sostenuto fino al giorno prima sia diventato baro”.
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Cosa ha detto o direbbe a Petrangeli? “Simone è una bravissima persona, ma la politica non è rivincita bensì mettersi nei panni delle persone e risolvere i problemi. La politica è serietà e spero che Petrangeli capisca che non si è buoni per tutte le stagioni e che non si può stare sempre davanti a tutti”.
E' amareggiato Mezzetti? “No, voglio soltanto ricostruire un centrosinistra dove un candidato di una coalizione non punti il dito contro gli altri per difendere se stesso”.
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