
Rieti, furto all'ospedale. In due rubano nella cappella forzano la cassetta delle offerte con un crocifisso

Furto all'ospedale. Gli agenti della squadra mobile della Questura di Rieti hanno denunciato in stato di libertà due pregiudicati reatini I.L. e L.D., di 40 anni, considerati responsabili dei reati di furto aggravato e di offese ad una confessione religiosa mediante vilipendio e danneggiamento di oggetti di culto. Il 10 luglio, ignoti, si erano introdotti, infatti, all’interno della Cappella dell’Ospedale Generale Provinciale di Rieti “San Camillo de Lellis”, dove, dopo aver scassinato la cassetta delle offerte, si erano impossessati del denaro ivi contenuto.
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Nella circostanza, gli ignoti avevano anche danneggiato il Tabernacolo, ubicato dietro l’altare, ed un crocifisso, probabilmente utilizzato dai ladri per forzare la cassetta delle offerte. Gli investigatori della Squadra Mobile, hanno intrapreso immediatamente le indagini volte alla identificazione dei responsabili del furto che sono stati individuati per due pregiudicati reatini che, nelle scorse settimane, si erano resi già responsabili di una serie di reati predatori consumati in danno di esercizi commerciali reatini e di privati cittadini.
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Attraverso l’analisi dei filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza del nosocomio reatino, infatti, gli agenti della Polizia di Stato hanno ricostruito la dinamica del furto e, nonostante l’utilizzo delle mascherine anti Covid-19, hanno individuato alcune caratteristiche somatiche che consentivano di identificare con certezza i due pregiudicati reatini, I.L. e L.D., entrambi quarantenni, che sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria e davanti alla quale dovranno rispondere del furto e dei danneggiamenti commessi. Insomma è stata decisiva l'analisi dei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza. Una volta viste le immagini gli agenti ci hanno messo un attimo a capire chi erano quei due uomini che apparivano nei frame. Come detto si tratta di vecchie conoscenze delle forze dell'ordine. Sono stati dunque raggiunti e gli è stata poi notificata la denuncia a piede libero per il colpo messo a segno nella Cappella del nosocomio.
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