
Rieti Covid, tamponi e vaccini anche a Pasqua e Pasquetta

La barriera delle 30 mila vaccinazioni è ormai vicina e i vertici di Asl confidano di superarla nelle prossime ore. La campagna anti Covid 19 non conosce soste e anche oggi e domani, l’attività della rete drive-in territoriale per l’esecuzione dei tamponi e la Campagna vaccinale proseguiranno senza variazioni di rilievo.
Il drive-in in via del Terminillo (direzione aziendale Asl Rieti) sarà aperto con orario continuato 8–14, sia a Pasqua che Lunedì dell’Angelo. Il Lunedì dell’Angelo sarà aperto anche il centro vaccinale di Magliano Sabina dalle ore 9 alle ore 13. Anche la Campagna vaccinale anti covid19 proseguirà senza interruzioni, sia a Pasqua che a Pasquetta. Il centro vaccinale ex Bosi sarà aperto, ininterrottamente, dalle ore 8 alle ore 22. Il centro vaccinale Distretto Rieti 1 (via delle Ortensie), il giorno di Pasqua sarà aperto dalle ore 10 alle ore 16, mentre Lunedì dell’Angelo dalle ore 12 alle ore 18. Il Lunedì dell’Angelo saranno aperti anche i centri vaccinali di Poggio Mirteto (sede del Distretto) e di Magliano Sabina (Casa della Salute) con orario 11–16.
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“Se fornissero i vaccini Covid ai medici di famiglia sufficienti a vaccinare tutti i pazienti in carico, in un mese avremmo finito la campagna senza rischi né perdite di tempo visto che abbiamo la scheda con tutti i dati di ciascun paziente, e in più con un costo bassissimo. A chi conviene aver messo in funzione una macchina così costosa e inconcludente?”.
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E’ lo sfogo raccolto da un medico di base reatino sulla campagna vaccinazioni anti Covid, per la quale sono stati chiamati a fare la loro parte proprio loro, i medici di famiglia – 120 in tutto nel Reatino -, il tratto di congiunzione tra i cittadini e il sistema sanitario, messi però, anche loro, a condurre questa battaglia con armi spuntate: 2 fiale Pfizer a settimana o ogni 15 giorni per un totale di 12/14 dosi a settimana se i rifornimenti arrivano puntuali e in questi giorni i medici confermano un ritardo sugli arrivi. Latita l’AstraZeneca e probabilmente si aspetta di sostituirlo con il vaccino Johnson&Johnson. Il numero delle dosi fornite ai medici di base è pressoché lo stesso di quello che ha segnato l’avvio delle somministrazioni da parte della categoria, il primo marzo scorso, quando ne vennero annunciate 20 ogni 15 giorni.
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